L’immigrazione, una questione prettamente culturale: presentato a Roma la 27a edizione del Dossier Statistico Immigrazione Idos-Confronti
La mattina del 26 ottobre è stata presentata la 27a edizione del Dossier Statistico Immigrazione, curato dai Centri Studi Idos e Confronti, sostenuto dal fondo Otto per Mille della Tavola Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi. Ben 130 autori si sono messi a disposizione per commentare i dati raccolti sul fenomeno migratorio in Italia.
Il 2016 a prima vista sembrerebbe un anno di scarso rilievo per i cambiamenti intervenuti. Infatti, i 5.047.028 di cittadini stranieri residenti alla fine dell’anno sono appena 21.000 in più rispetto al 2015. In realtà molte sono le novità. Colpisce il progressivo deficit demografico degli italiani, tra i quali le morti sono prevalse sulle nascite di oltre 200mila unità. Oltre 250.000 stranieri sono stati registrati in provenienza dall’estero. Notevoli anche le 202.000 acquisizioni della cittadinanza italiana. Ancora sorprendente l’aumento delle imprese a gestione immigrata, arrivate a quota 571.000, mentre il 10,5% di tutti gli occupati è rappresentato da stranieri. Quanto alle appartenenze religiose, i cristiani continuano a essere più della metà e i musulmani quasi un terzo. Su questi e su altri aspetti si soffermano le 480 pagine del Rapporto, che presenta i dati più aggiornati sull’immigrazione e la popolazione immigrata in Italia che, pur con le specifiche caratteristiche che assume in ciascun contesto territoriale, si configura come una questione prettamente culturale, che richiede di essere compresa nei suoi termini esatti. In gioco è il presente e ancor di più futuro del Paese, in termini economici e di coesione sociale, tenuto conto che dopo metà secolo i cittadini stranieri supereranno il raddoppio e, insieme a coloro che nel frattempo avranno acquisito la cittadinanza italiana, incideranno per un terzo sull’intera popolazione.
Il pubblico che a Roma ha affollato il Nuovo Teatro Orione ha potuto rivedere un breve video d’archivio dedicato a don Luigi Di Liegro che, nella testimonianza della nipote Luigina della Fondazione Di Liegro, ha sottolineato l’esigenza di contrastare l’emarginazione, intervenendo con determinazione sui politici: un proposito ancora di grande attualità. Invece Rai News 24 ha dedicato il video, che tradizionalmente cura sul Dossier, al passaggio dai dati attuali allo scenario futuro.
Per il pastore Luca Anziani, vice moderatore della Tavola Valdese, il Dossier ha ottenuto per il terzo anno il sostegno della Tavola perché ritenuto funzionale alla comprensione dell’immigrazione e al passaggio dai diritti formalmente riconosciuti a quelli praticamente esercitati.
Ugo Melchionda, nell’ambito dei dati sinteticamente esposti, si è soffermato sul panorama internazionale, che non solo è all’origine dei flussi, a causa dei suoi squilibri, ma può beneficiare del fenomeno con le rimesse, l’imprenditoria di ritorno e altri scambi.
Don Vinicio Albanesi, il sacerdote della Comunità di Capodarco che è anche uno storico operatore nell’ambito migratorio, con argomentazioni pungenti, ha denunciato l’accoglienza offerta agli immigrati come approssimativa, spesso prestata controvoglia e con scarsa solidarietà.
Insaf Dimassi, giunta piccolissima in Italia, si considera italiana di nuova generazione e ha spiegato perché un figlio di immigrati, vissuto ed educato in Italia, non abbia bisogno di lunghe attese per acculturarsi al nostro Paese, per cui la riforma della cittadinanza dovrebbe essere approvata nel corso di questa legislatura.
La direttrice generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione presso il Ministero del Lavoro, Tatiana Esposito, premesso che la considerazione del mercato occupazionale dal punto di vista degli immigrati aiuta a individuarne le carenze, si è soffermata sui percorsi che il Ministero sta seguendo per attuare una politica attiva, anche in collaborazione con le Regioni.
Un’autentica novità è consistita nel far commentare la questione migratoria all’illustratore Mauro Biani del gruppo “Altrinformazione”. Le sue vignette satiriche, nelle quali l’ironia sconfina con la tragedia e mostra l’insensibilità, hanno suscitato una vasta impressione, facendo cogliere l’abisso che intercorre tra l’ideale e il reale.
Il Vice Ministro agli Affari Esteri Mario Giro, premesso di non voler svolgere un intervento istituzionale-politico, pur essendosi impegnato a fare dei passi in avanti, ha insistito sull’immigrazione come questione culturale che, sia in Italia che in Europa, vede chiusure, contrapposizioni, avversità: un vera malattia che riporta agli anni ’30 e che esige un’opera di netto contrasto, per la quale risulta efficace un sussidio come il Dossier, imperniato su dati oggettivi. Il progetto “Voci di Confine”, imperniato sull’uso del Dossier e finanziato da Aics, si propone proprio questo obiettivo.