Avviato il progetto Assomigranti Sardegna per potenziare il protagonismo e la partecipazione attiva delle associazioni dei migranti in regione
Nel mese di novembre 2017 ha preso operativamente avvio il progetto “Assomigranti Sardegna”, cofinanziato con il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) e realizzato dalla Regione Sardegna in partenariato con il Centro Studi e Ricerche IDOS, Enof Ugl di Cagliari, Fondazione Ruggiu e Associazione Address.
Il progetto prevede la realizzazione di 3 cicli formativi (rispettivamente a Cagliari, Sassari e Oristano), che si terranno nei mesi di febbraio e marzo 2018, rivolti a rappresentanti di associazioni di migranti di Paesi terzi attive in regione o a cittadini di Paesi terzi che abbiano intenzione di dare vita a un’associazione di migranti in Sardegna, per offrire loro una serie di strumenti teorici e pratici utili per potenziare le vita e il protagonismo delle rispettive associazioni nella vita sociale, civile, politica ed economica del territorio, offrendo canali concreti per partecipare a bandi di progetto pubblici e creare reti e sinergie sia con le altre associazioni sia con le istituzioni locali, a partire dalla Regione stessa.
Ogni ciclo formativo (al quale potranno iscriversi fino a un massimo di 25 corsisti immigrati di Paesi terzi, rappresentanti di associazioni o interessati a costituirne di nuove nel breve periodo) si compone di 7 sessioni di docenza da 2 ore ciascuna, dedicate ad altrettanti argomenti strategici:
– comunicazione (tecniche e strategie per rendere più efficace sia la ricezione e la divulgazione di informazioni presso la società civile, i mass media, i decisori politici e altre categorie target, sia il loro coinvolgimento in eventi pubblici);
– mediazione culturale (conoscenza dei vari portati culturali presenti in Sardegna e modalità per promuovere e mettere in atto pratiche di dialogo interculturale e interreligioso, con approfondimenti sul concetto di società laica e pluralista utili a superare reciproche chiusure e intolleranze);
– partecipazione politica (funzioni di rappresentanza dell’associazionismo e modi per esercitarle, con esplorazione dei canali di partecipazione ai locali processi decisionali, di advocacy e di costruzione del bene comune);
– inserimento economico-lavorativo (studio di vie percorribili di inserimento nel mercato occupazionale della regione, anche valorizzando il ruolo-ponte dell’associazionismo migrante con i paesi d’origine, in un’ottica di economia transnazionale, imprenditorialità e cosviluppo);
– integrazione sociale (forme concrete di partecipazione attiva alla vita sociale, civile e culturale del territorio, per potenziare l’apporto e il protagonismo delle associazioni dei migranti ed esplorare spazi di collaborazione con gli enti e le strutture già operanti);
– progettazione (analisi delle fasi di realizzazione di un progetto, dalla ricerca dei bandi all’ideazione, alla concept note, al coinvolgimento di stakeholder e partner, alla stesura e alle modalità di gestione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione);
– gestione dell’associazione (analisi dei requisiti necessari per far nascere e vivere un’associazione, le varie tipologie, le procedure formali per la sua costituzione, la gestione economica e di indirizzo, l’organizzazione delle attività, il rapporto con la società, il coinvolgimento dei soci e delle istituzioni, la collaborazione con le altre strutture).
Tutte le lezioni prevedono la copresenza, in aula, di un tutor che sarà di supporto alle attività e faciliterà il rapporto tra docenti e corsisti. Inoltre a questi ultimi sarà di volta in volta consegnato materiale didattico relativo a ciascuna sessione tematica (schede, dispense e presentazioni in slide), da condividere anche con la rete dei rispettivi contatti, per favorire una migliore acquisizione e divulgazione dei contenuti trattati.
Al termine dei cicli formativi, i corsisti saranno coinvolti attivamente – a mo’ di esercitazione pratica – nell’organizzazione di 8 convegni territoriali (da tenersi tra marzo e aprile 2018 nelle aree delle altrettante ex province sarde). In tali convegni, ai quali saranno invitati esponenti istituzionali e rappresentanti di strutture pubbliche del territorio, i corsisti saranno chiamati a intervenire direttamente come relatori per illustrare, in base alla propria esperienza, i bisogni e le potenzialità delle rispettive collettività di riferimento, le proposte per valorizzare il ruolo dell’associazionismo dei migranti e le aspettative per un loro maggior coinvolgimento e protagonismo nelle attività del territorio e nel rapporto con le istituzioni.
Nel corso del progetto la Regione Sardegna attiverà uno Sportello per le Associazioni, presso il quale rivolgersi per ottenere le informazioni utili per un maggiore coinvolgimento dell’associazionismo migrante sia nella progettazione e nelle iniziative promosse dalla Regione stessa, sia nella costituzione di reti e sinergie con gli enti istituzionali del territorio e gli altri soggetti del Terzo settore.
Le iscrizioni ai 3 cicli formativi inizieranno a gennaio 2018: per maggiori informazioni e per formalizzare l’iscrizione rivolgersi alla Fondazione Ruggiu, email: Fondazione.a.ruggiu@tiscali.it, tel. 349-1964301.